mercoledì 3 febbraio 2016

Ravioli dolci alla crema di ricotta


Carnevale, ovvero... dolci fritti.
Non solo frappe/cenci ma anche ravioli dolci.
Paese che vai, raviolo che trovi.
Mia nonna, su esplicita richiesta del marito, tutti gli anni realizzava dei ravioli dolci con un ripieno di ricotta; ricetta con grande probabilità proveniente dalla tradizione siciliana e frutto degli anni trascorsi da mio nonno a Palermo, in qualità di giovane professore di Liceo.
Che dire, mi piacevano ma non ne ero entusiasta.
Cosa non amavo di quei ravioli? Il sentore di marsala, utilizzato per aromatizzare la ricotta.
Insomma, posta dinanzi ad un vassoio di ravioli dolci e ad un altro di "cenci", io preferivo questi ultimi, pur non disprezzando i primi.
Sono, ormai, trascorsi molti anni dagli ultimi ravioli dolci mangiati ed in casa se ne sentiva la nostalgia, così ho pensato di utilizzare la pratica da "raviolatrice" acquisita in questi ultimi mesi, per dedicarmi a pensarne una versione leggermente modificata  e più aderente al mio gusto.
Ho, infatti, unito la ricotta alla crema pasticcera, aromatizzando con il brandy ed unendo l'uvetta.
Ed ecco, quindi i

Ravioli dolci alla crema di ricotta (per c.a 35 ravioli)

Ingredienti:
per la sfoglia:
300 gr di farina 00
1 cucchiai di zucchero semolato
30 gr di burro
30 ml di brandy
1 uovo
1 tuorlo
vaniglia in polvere
sale

per la farcia
Ravioli bianchi
300 ml di latte
60 g. di tuorlo
60 g. di zucchero
60 g. di amido
vaniglia
200 g di ricotta
100 g di uvetta
30 ml di brandy

Lasciate ammorbidire il burro per poterlo mescolare al resto degli ingredienti.
Dopo aver setacciata la farina mescolatela allo zucchero e  ponetela sul piano di lavoro, formando una fontana, all'interno della quale inserite le uova, la punta di un cucchiaino di vaniglia, un pizzico di sale ed il burro.
mescolate tutti gli ingredienti, sino a formare un panetto liscio.
Mettetelo da parte dopo averlo avvolto nella pellicola.

Dedicatevi, ora, alla farcia, preparando la crema pasticcera.
Portate, dunque, a bollore il latte e versatelo su un composto di tuorlo, zucchero, la punta di un cucchiaino di vaniglia e l'amido che, nell'attesa, avrete predisposto.
Mescolate, versate tutto nuovamente in un pentolino e fate addensare.
Ponete attenzione nella fase di cottura perché l'amido tende a formare, con facilità, dei grumi che eviterete avendo l'accortezza di mescolare vigorosamente la crema, ritirandola dalla fiamma appena comincia ad addensarsi.
Riportate il composto sulla fiamma e continuate a mescolare. Proseguite in questo modo sin quando sarà sparito il sentore di farina.
Lasciate che la crema si raffreddi ed unitela alla ricotta.
Unite anche l'uvetta precedentemente ammollata in poco brandy e la quantità di liquore prevista.
Dovrete ottenere un composto molto cremoso ma sufficientemente denso da formare dei mucchietti.

Riprendete il panetto, stendetelo con l'aiuto della sfogliatrice sino alla penultima tacca.
Deponete sulla sfoglia piccoli mucchietti di farcia (io ho usato il cucchiaino da té) sovrapponendovi l'altra parte di sfoglia, sino a coprire la farcia.
Con l'aiuto di uno stampino del diametro di 60 mm, formate i ravioli, sigillando bene i bordi.

Versate abbondante olio in una pentola e fatelo scaldare sino a 176 °C, quindi deponetevi all'interno alcuni ravioli. In questo modo la temperatura dell'olio si abbasserà leggermente.
Se non siete dotati di una piastra ad induzione che mantiene il calore stabile, alzate ed abbassate la fiamma del bruciatore per non andare al di sotto dei 170° C e non superare i 176° C.

Quando i ravioli saranno dorati, scolateli dall'olio e deponeteli in un vassoio coperto da carta assorbente. Raccoglieteli, poco per volta in un piatto di servizio, spolverizzandoli con lo zucchero a velo.



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